28 Febbraio 2021

Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina di Elisabetta Garilli con le illustrazioni di Daniela Iride Murgia

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina, di Elisabetta Garilli con le illustrazioni di Daniela Iride Murgia edito da Carthusia è un albo illustrato...se si trattasse solo di un albo illustrato, uno di quelli che iniziano dalla copertina, ti invitano a passeggiare nei risguardi e, a seconda della narrazione, ti offrono un posto in prima fila o ti esortano a superare la soglia ed entrare, ci si potrebbe fermare qui con le presentazioni e passare al succo del discorso: la storia. Ma questo non è uno di quei libri, questo è un albo le cui molteplici narrazioni saltano, fanno acrobazie alzando le mani, attente alla prima occhiata che gli si getta. Non lo lasciano andare così facilmente quell’occhio, conviene sedersi e ascoltare con occhi e orecchie tese. 

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

Innanzitutto allo sguardo balza subito l’affascinante gruppetto molto ben assortito di donne che vi partecipa: Elisabetta Garilli, originale musicista, Daniela Iride Murgia spiritosa e raffinata illustratrice, Nathalia Milstein virtuosa pianista, Elisa Galli capace e paziente grafica, Patrizia Zerbi a capo di una casa editrice di donne e Mélanie Helene Bonis, compositore, nata in un secolo in cui per suonare e comporre dovette eliminare tutta la femminilità insita nel suo nome sino a firmarsi solo Mel Bonis, da lei tutto ha inizio, e certo poi c’è anche la bambina.

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

Un titolo lungo che è già un racconto: un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina, non puoi che chiudere gli occhi e cominciare a immaginare.
Quattro personaggi che fan bella mostra di sé: un cane esibizionista di tutto punto vestito, che gratta, struscia, dimena all’aria le sue zampette, all’occorrenza due mani e due piedi calzati di lucido nero, e tutto quel prurito chissà, saranno le pulci. Una pulce! atleta abile e spericolata. 
Un pianoforte dalla cui coda fioriscono letteralmente note verdi come foglie che esplodono in una miriade di variazioni: palmate, tripartite, pennatosette, sagittate, ovate ed è subito musica. Venti piccoli sonetti, albo anch’essi Album pour les tout-petits come lo volle chiamare Mélanie che da affettuosa nonna raccolse e conservò voci e parole, venti i titoli brevi che parlano d’infanzia e di giochi: Marionette, La trottola, Pianto a dirotto, La macchina da scrivere, Gocce di pioggia, La pulce...venti sonetti numerati venti parole che giocano nel testo.

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

E certo poi una bambina: due giaietti ben affrancati per occhi, un bullone per naso, mani e piedi da bimba, i suoi capelli sono ben pettinati lisci e bombati, una punta si piega e sulla gota quasi è un piccolo riccio, la gonna del suo abito non smetterebbe mai di girare, parte superiore di una trottolina le cui righe si confondono piroettando, il suo sarto è un certo Oskar Schlemmer

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

E se per caso non si volesse considerare quest’occhiata ma si voltasse subito la copertina per cominciare a leggere allora che sia magia, quella di un albo illustrato per tutti, lo si scopre subito: note cristalline come bolle di sapone sgorgano da una lunga bacchetta e dalla terza mano di un giardiniere un po’ bizzarro.

Mel cosa suoni questa mattina?
Un cane, una pulce e una bambina, col pianoforte andrò a suonare: venti magie per chi vuole ascoltare. 

Così inizia una storia che ha per protagonista un piano che suona per i bambini al teatro delle marionette, e poi un cane, una pulce e una bambina che proprio quel lunedì decidono di volerlo andare ad ascoltare. Mireille, la bambina con la gonna che gira, guida il bizzarro gruppetto sul tram blu e poi giù dal tram alla fermata, si ma piccolo particolare, a quella sbagliata. E se gli errori sono delle possibilità ecco presa al volo l’opportunità e la storia come tutte le buone storie si sdoppia: c’è chi è di qua e chi di là. Da una parte il teatro, un luogo dentro, con le bambine e i bambini che ricordano i personaggi già visti e che con l’impazienza scalpitante dell’infanzia li acclamano, hanno richieste per il piano, vogliono risentire questo o quello. E lui, il pianoforte, tra l’orgoglioso e il rigoglioso suona le sue note verdi argentine chiamando e richiamando tutti i cari personaggi. Amici e parenti dietro ai bambini come in ogni teatro delle marionette e una nonna superbamente abbigliata alle prese con due nipoti assai speciali, una macchina da cucire ricama parole speciali mentre una maschera cavallina chiede a tutti la pazienza di stare seduti. Per contro all’affollato e vibrante dentro un fuori tutto da scoprire: una fermata sbagliata è un luogo che spesso non si conosce, si può scegliere in gran comodità la strada che sicuramente porterà a perdersi ancora di più, la più insidiosa, quella che finisce in un altrove assolutamente mai visto, dove non si è mai passati, quasi un luogo altro rispetto alla fermata, quelli insomma che stanno  dietro l’angolo. Via della Trottola o via Madrigale? Resta il fatto che un fuori è pieno di incontri: un mendicante che suona il violino, una chiave che apre un cancello che da sul campo, quale offerta più ricca della via per la libertà e poi via di corsa ancora che magari lo spettaolo è già cominciato. Nel frattempo nessuno lo vede ma là fuori qualcosa è accaduto, qualcuno è un po’ cresciuto.

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

Il finale a sorpresa non si può rivelare se non per dire che alla fine i tre arrivarono al teatro tanto cercato, trovarono una panchetta e lì si strinsero attendendo che il sipario si aprisse. Come poi diventarono una combriccola assai birichhina va chiesto alla pulce.
E questo è quanto, però si, alla fine si può continuare a chiamarlo libro!

E. Garilli, D.I. Murgia, Un pianoforte, una cane, una pulce e unabambina, Carthusia, Milano 2020

Ps.: le parole da cercare sono venti come i titoli dei sonetti, nel testo basta fare attenzione a quelle che sono scritte appena un po’ inclinate  

 Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina
di Elisabetta Garilli
le illustrazioni di Daniela Iride Murgia
al pianoforte Nathalia Milstein
edito Carthusia
collana Musica disegnata e un po’ strampalata
euro 17,90

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