Tante intelligenze. Cosa pensano robot, stelle marine e tostapane?  tra le novità del catalogo Corraini un libro decisamente singolare. Singolare è il suo autore, Matteo Loglio, designer che si occupa di interazioni e prodotti del futuro sperimentando in particolare la possibile applicazione dell’intelligenza artificiale al design ovvero a quegli oggetti che via via nel tempo diventano indispensabili alleati della vita quotidiana, a casa come in ambito lavorativo, negli ospedali, nelle industrie. Singolare è proprio l’argomento trattato: l’ormai pluralità delle intelligenze mentre la razza umana ancora oggi ritiene di essere la più intelligente del pianeta, ma ne siamo proprio sicuri? domanda Loglio e parte proprio dalle bambine e dai bambini, giovani di domani destinati a condividere spazi e dialogare con oggetti dalle intelligenze differenti. 
Singolare è l’oggetto libro: di un bel colore arancione la copertina, che si pavoneggia tra gli altri, i risguardi di un blu che tende al viola, suo complementare, certo non è uno che sta zitto, tutt'altro, la sua intelligenza pop-up è incontenibile e spumeggiante e non si ferma certo alla copertina, le pagine dai colori piatti e super dinamici, che a volte giocano con immagini tono su tono, si susseguono e si inseguono in tutto il libro interamente illustrato a computer con figure e segni dalle forme semplici e parlanti.  

Si parte dall’intelligenza, quella umana, che risiede nel cervello che alloggia nella testa un qualcosa già di molto affascinante che ha consentito all’uomo di diventare quel che è e di vivere in un mondo che ha costruito collaborando con altri della sua specie. In questo l’uomo è sicuramente unico - mentre la stella marina ha l’intelligenza sparsa nel corpo, in più parti, a significare che la nostra intelligenza già non è l’unica. Il polpo poi sa usare degli oggetti ed è abile a risolvere problemi complessi, nel suo habitat è uno che se la cava benissimo. Sembra oggi naturale sapere che molte specie comunicano tra loro, che anche le piante lo fanno e non solo gli uccelli. Gli uomini e gli animali inoltre hanno un passato di convivenza attiva, di cooperazione nel lavoro, di intesa a livelli spesso non spiegabili. Non esisterebbero le favole, non si darebbe a loro la parola e la possibilità di parlare con noi un linguaggio comprensibile se così non fosse. 

Oggi la parola forse non si da ancora a tutti ma c’è già qualcuno che ci sta lavorando e in una realtà non lontana forse dovremo fare i conti con oggetti che in un qualche modo ragionano e che non parlano la nostra lingua. Una nuova intelligenza, quella artificiale, ha trovato applicazioni, forse ora ancora semplici ma chissà in un non lontano futuro come e quanto si svilupperà. Incontrarla sarà sempre più facili, le sue applicazioni in rapida espansione, la vita d’altro canto, richiede velocità e praticità, più mani e molti cervelli ed ecco dunque quelli artificiali. 

Assisteremo un giorno, come alcune fantasie cinematografiche raccontano già, a una vera rivoluzione che vedrà oggetti e macchine contro l’umanità? Chissà ad ora non è prevedibile, cominciamo invece a godere delle sempre maggiori competenze che questa nuova forma di intelligenza, creata in laboratorio usando calcoli matematici e codici di computer, fornisce alle auto nell’essere sempre più al servizio della sicurezza su strada, alla medicina ed alla scienza nell’individuare nuove malattie, all’arte per aprire il nostro sguardo oltre che la nostra mente. Parola d’ordine cooperazione, inclusione e empatia.

Potremmo riaffermare, una volta chiuso questo coloratissimo libro, di non chiamarli solo libri per bambini e di non considerarli solo tali. C’è qualcosa da imparare sempre, una curiosità da sviluppare, un tostapane da osservare.

Tante intelligenze
A cosa pensano robot, stelle marine e tostapane?
di Matteo Loglio
edito Maurizio Corraini, 2021
euro 18

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