03 Dicembre 2021

Storia di un signore piccolo piccolo di Barbro Lindgren con le illustrazioni di Eva Eriksson

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Storia di un signore piccolo piccolo è un racconto breve scritto da Barbro Lindgren nel 1979, illustrato da Eva Eriksson nel 2010 e pubblicato oggi per i tipi di Iperborea nella collana I Miniborei con la traduzione di Laura Cangemi.
L’oscuro della solitudine si presenta subito in tutta la sua cupezza, quell’abisso incolmabile e profondo di chi, con poca stima di sè, pensa di non essere all’altezza degli altri, di non meritare accanto nessuno e allora ecco che un nero denso dilaga dentro, non lascia spazio,  invade, colma con la sua polverosità appiccicosa ma senza riempire.
Dalla cover, dove solo un tondo di luce illumina l’infelicità di un signore piccolo piccolo, ai coraggiosi risguardi di un nero profondo, impenetrabile, tutto è scuro sulla soglia di questa storia dal lungo titolo. 
E dopo quel buio le prime pagine sono percorse, come fossero un lungo corridoio, in fretta in attesa di sbucare, è il caso di dirlo, nella storia per lasciarselo alle spalle quel nero ma anche e soprattutto per incontrare quel signore così piccolo, così solo e con un cappello così brutto. 
Ecco,un cappello troppo brutto. 

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Un cappello forse fuori moda se per moda si intende qualcosa che piace a tutti ed è indossato da tutti dove quei tutti diventano un tutto spersonalizzato. Un cappello forse di un colore che non si usa più, di quel marrone cappello vecchio che forse da nuovo non aveva neppure quella sfumatura di colore, un cappello dalla foggia di altri tempi non più in voga, pare che tutti i più intelligenti, quelli che fanno lo sgambetto quando passi, portino una bombetta...sapessero a che epoca risale la bombetta nera! Un cappello dall’aspetto stanco ma non per questo da buttare via che il suo servizio lo fa ancora e con tanto onore. Un cappello perfetto che proprio perché vecchio ha memoria della testa e calza a pennello senza dover perdere tempo per aggiustarlo in capo ogni volta! Che meraviglia quando le cose corrispondono alle proprie esigenze e il cappello brutto lo sapeva bene! 

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Cappello o non cappello, impermeabile invece del cappotto, cravatta di un color rosso sfavillante invece che l’imperante total black, il signore piccolo piccolo aveva tutte le caratteristiche per essere considerato una persona out ed essere evitato se non addirittura celiato.
Eppure Eva Eriksson ce lo rende in tutta la sua umile bontà. impossibile non averlo in simpatia, impossibile non pensare al proprio nonno o al vicino di casa anzianotto o a quel signore che si incontra ogni giorno all’uscita dal parco. Due guance tonde un po’ cadenti, un naso lungo e un po’ a patata, due occhi piccoli ma vispi, qualche pelucco di capello ancora sulla testa rotonda e rosea e quell’aria buona, quando lo vediamo lì, seduto sui tre gradini fuori dall’ingresso della sua casetta, e che casetta!, non possiamo che colmarci di tenerezza.
Ma la solitudine è cosa che intristisce non c’è cappello e capello o età che faccia la differenza tanto che un giorno di primavera l’omino uscì di casa con un avviso scritto su un foglio che attaccò agli alberi:

PICCOLO SIGNORE SOLO CERCA AMICO

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

E solo alla decima sera...un periodo di normale felicità aspetta il signore piccolo piccolo, un cane fa visita al suo giardino, a lui e ai suoi biscotti sino a che una mattina, dopo molti giorni, decide di entrare e portare con sé le sue cose: ossi e legnetti. E poi, vinta la prima timidezza, di mangiare la colazione del signore piccolo piccolo direttamente dal suo piatto e a sera di dormire nel suo letto mentre lui, felice come mai nella sua vita, si accomoda in un...cassetto!
Dalla fine dell’inverno più triste mai vissuto agli albori della primavera e poi nel rapido susseguirsi delle stagioni ancora inverno e poi ancora primavera. E con i fiori una bambina...
Si può essere felici anche in tre? La felicità è un bene condivisibile? Il tre veramente il numero perfetto? Una bambina può soppiantare nel cuore di un grande cane la disarmante tenerezza del signore piccolo piccolo?

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Ci sono cose che non si misurano e cose che si pensano solo dentro sé stessi e solo dentro sé stessi diventano vere. Si può credere di non essere simpatici, ben voluti, amici, generosi, amabili. L’aspetto tradisce e taluni si burlano, sbeffeggiano, fanno scherzi, ridono. Ma sempre ci saranno due categorie capaci di sentire la mancanza anche del signore più piccolo che c’è al mondo: un cagnone con una splendida coda curva all’insù e una bella bambina con il vestito a pois e un fiocco tra i capelli.

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Una doppia pagina di totale serenità chiude un racconto cominciato con un nero colloso.
Il nero profondo del bell’abito del signore piccolo piccolo triangola con il nero dei corvi operosi, il sodalizio è compiuto, alle spalle solitudine, gelosia, smarrimento, ora su quei tre gradini in sasso davanti alla bella porta d’ingresso della casetta del signore piccolo piccolo sono in tre: un signore piccolo piccolo in una mano il muso del cane con la coda all’insù, comodamente sdraiato sulle gambe di una bella bambina con un fiocco tra i capelli, e nell’altra mano la mano della bimba e sulla pagina, in una figurina piccola che li ritrae tutti e tre, spicca fiammante il rosso della cravatta del signore piccolo piccolo e del fiocco della bella bambina!

Barbro Lindgren, Storia di un signore piccolo piccolo, Iperborea 2021

Storia di un signore piccolo piccolo 
di Barbro Lindgren, 1979 
illustrazioni Eva Eriksson, 2010
traduzione Laura Cangemi
editore Iperborea
collana I Miniborei
€ 13

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