Sono trentotto fine art quelle che racchiude il cofanetto di Albertine, veste editoriale che Fatatrac ha scelto per il suo nuovo lavoro, Modelli.  Trentotto travestimenti possibili stampati su carta di ottima qualità, piacevole alla vista ancor prima che al tatto, solo trentotto idee dell’immaginario dell’autrice che possono raddoppiare se a inventare è la bambina o il bambino che girando il cartoncino scoprirà sul retro della pagina un’ombra, la perfetta sagoma del modello sul fronte, ma in bianco cioè tutta da inventare.

Lo splendido cofanetto non è altro che una raccolta di carte dal grande formato da pensare, progettare, realizzare, colorare e appendere.
In copertina il titolo occupa tutta la pagina, le lettere sembrano come ritagliate da uno di quei vecchi manifesti del cinema dove solo a tratti si possono riconoscere le amate dive, i divi o Superman. Si apre come un libro, la cover sottile ma non delicata se girata non porta alla meraviglia dei risguardi, non nell’anticamera del libro ma in una cartelletta, proprio in quella dove si raccolgono i propri preziosi progetti! Non resta che allestire il tavolo da lavoro, a ognuno il suo, e tornare curiosi ad osservare quei trentotto modelli e come un sarto couturier che aggiunge e toglie, stringere e allargare, mettere colore, alzare un tacco, eliminare o arricchire con un altro fiocco, un bottone, una mascherina, un razzo, un impianto di risalita. Siamo nel fantastico. Si sta giocando al gioco dei modelli e dopo non resterà altro che aprire il proprio armadio!
Albertine disegna e colora con quello spirito giocoso, il colore sempre a portata di mano e un cappello stravagante come tocco finale, aggiunge alle sue creazioni quei tocchi di divertente follia, abbina morbido e largo, stravagante a mostruoso, trentotto bizzarri personaggi, ognuno con il proprio stile come pronti a recitare la loro parte in una piece teatrale decisamente interessante. È una costumista Albertine che non conosce posa. 

Non c’è un inizio e una fine, non c’è un ordine di apparizione ma affinché nessuno si affolli sulla scena o in passerella, lei disegna un modello-porta e lo colora di un evidente, anche se non sfacciato, rosso. Qualcuno attende a spioncino aperto, se gentilmente si chiede permesso si può entrare. Un possibile inizio. In giardino poi una bambina-fontana non riesce a trattenere il suo stupore quando i suoi drago-codini come in un gioco d’acqua del ‘700 cominciano a sgorgare acqua e non fuoco! L’abito ha la sua grazia ma lo immaginiamo pesante: la struttura invisibile che sostiene le due vasche, gli alberelli sul bordo, un drago nella prima vasca e quell’angelo seduto sul bordo! Ornamentale e decisamente granitico ma la sua sagoma sul retro offre uno spazio completamente da inventare e definisce nuovi spazi. A qualcuno sembrano poi rimaste appiccicate tutte le foglie e i colori dell’autunno come un bastoncino infilato prima nella colla e poi passato veloce sulle foglie, per fortuna qualcuno cresciuto troppo in casa sua ci sta per offrire un tè mentre dalla finestra in basso un coniglio azzurro annusa l’aria attorno: sarà anche tardi ma un plaid è quello che ci vuole! Accetta il tè un signore- sedia composto e comodo,mentre qualcuno sta cercando di immergersi nella vasca da bagno indossando una cuffia-doccia che mantiene l’acqua alla stessa temperatura e altezza, paperetta e pinne gli accessori in tendenza per la prossima stagione. 

E così si può procedere, aggiustando qui e là, aprendo una tasca o una vasca, applicando un ravanello a una scarpa, una proboscide, e qui e là un pois!
Passando per il signore montagna o dal bambino a cui non riusciresti proprio a dare un nome tanto è stato fantasioso nell’abbigliarsi aggiungendo strati a colore, nascondendosi per bene e là dietro ridendo come un matto soddisfatto di sapere lui sì chi è! 

Il gioco della moda è uno tra i giochi più creativi e rutilanti, dove tutto è concesso e diventa effervescente e a sera lascia spossati ma felici, perfettamente realizzati nei propri fantasmagorici modelli. A chi li indossa la fantasia di immaginarsi altra o altro da sé, poter sedere una personalità per mandarne avanti un’altra, magari quella che conosciamo meno e che ci può stupire, una controfigura capace laddove noi forse più timorosi. 

Modelli
di Albertine
edito Fatatrac, 2020
collana Fuori collana
€ 29,90

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