Dieci sono i libri per bambini che  Sibylle von Olfers nella sua breve vita (morì monaca a 34 anni) scrisse e illustrò con quel suo stile art nouveau, con quell’attenta e precisa osservazione della magia della natura, quell’attenta e precisa passione per i bambini, così semplici, gioiosi, legati alla terra, ai fiori, agli alberi, formichine operose di mondi altri. Pulce edizioni li ripubblica a partire da La piccola storia dei bambini radice, uscito per la prima volta in Germania nel 1906, con la traduzione di Elena Spagnoli. 

Madre Terra, vestita con un lungo abito color della sabbia, una candida cuffietta le copre il capo e ai piedi calza zoccoli di legno. Infilate nei nastri del suo grembiule pendono le chiavi dei suoi mondi. Come una mamma tenera e decisa sveglia i bambini radice uno ad uno, la primavera pare essere alle porte, molto lavoro attende i piccoli, ci saranno vestiti e colori, fiori e profumi nuovi per quell’avvenimento ma quel che è importante ora è svegliarsi e alzarsi e lesti prendere dal grande cesto i freschi tessuti colorati, ago e filo, le forbici e cominciare a lavorare e preparare tutto in tempo.
Le bambine e i bambini sembrano piccoli mucchietti di argilla rossa mentre ancora dormono abbracciati alle radici del grande albero, abbozzolati nelle camicine color dell’argilla cotta, i capelli rossicci e scompigliati dal tanto dormire, calzano babbucce come morbide tasche per i loro piccoli e preziosi piedi.  
A quel richiamo qualcuno si stiracchia, qualcuno si stropiccia gli occhi che qualcun altro tiene ancora chiusi

nel nido di capelli vanno dita come bisce

Sibylle von Olfers divide le sue illustrazioni, e il mondo, in due con un sopra sopra e un sotto. E mentre si volta pagina sopra scorre un paesaggio a tutti noto: la campagna coi suoi avvallamenti e dolci colline, il mare oltre il pendio e il piccolo villaggio col campanile della chiesa che spunta rosso in tutta la sua altezza, poi il fiume e le montagne sullo sfondo, i campi arati, il bosco e poi i prati verdi.
Sotto, sotto terra tra le radici, scorrono le innumerevoli camere che ospitano madre natura e le bambine e i bambini radice che

Svelti come bufera bisogna cucire ora gli abiti di primavera. È danza d’agosto e forbici, di filo e di ditale, di mani capaci, che non sanno sbagliare

Mentre madre natura sferruzza una calza, una tazza di tea bollente sul tavolino, controlla tutti i vestitini colorati pronti per essere indossati

Quando tutto è pronto si può finalmente uscire: è primavera!  Le bambine e i bambini radice nei loro nuovi vestiti colorati come i fiori dalle morbide corolle che recano tra le mani, scalando una radice secolare sono sui prati di tenera erbetta e i giochi cominciano. Una doppia pagina illustrata al vivo, il campo lungo diventa primo piano con i piccoli riccamente agghindati con fiori freschi e croccanti, mantelline, abiti del colore dei fiori, insetti dipinti a nuovo per l’occasione e il libro cambia il passo.
Le illustrazioni catturano i giochi dei piccoli Bambini radice chi nel bosco più fitto si nasconde come una piccola violetta, chi al ruscello con 

La bianca Ninfea come una piccola regina veleggia tutto intorno con l’aria birichina.

Chi nel campo verdissimo balla tenendosi per mano come in una allegro girotondo, sino a che il vento segna la fine dei giochi, quanto tempo è passato? Almeno due stagioni. Il vento è di tempesta e annuncia l’autunno imminente, i bambini nei loro vestitini colorati si stringono e tornano alla madre.

Bambini radice, vi attende il vostro sonno. Dormite, sognate, fino al prossimo anno

Anche le illustrazioni cambiano. Le scene si fanno bucoliche, i bambini immersi nella natura fino a farne parte sono come in una figurina incorniciata da uno stelo di lino, fresco e morbido, da bacche sugose e splendide foglie. La Natura ha compiuto il suo mistero molto simile a quello dell'infanzia.

La piccola storia dei bambini radice 
di Sibylle von Olfers
traduzione Elena Spagnoli
prima pubblicazione Germania 1906
editore PULCE Edizioni, 2021
€10

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