11 Dicembre 2020

iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii di Barbro Lindgren

Barbro Lindgren, iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, LupoGuido 2020

A pochi mesi dalla sua nuova pubblicazione, la prima avvenne nel lontano 1971, iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii di Barbro Lindgren tradotto da Laura Cangemi per LupoGuido vince il Premio Nati per Leggere 2020 nella sezione Nascere con i libri (18-36 mesi) perchè è una storia divertente di due fratelli che si divertono un mondo a giocare a “facciamo finta che…”. A rendere il tutto ancora più spassoso sono l’efficacissimo cromatismo a tre colori (bianco, nero e verde) e il layout grafico che contribuisce non poco a dare il ritmo incalzante alla narrazione. Non vi sono adulti in questa storia ma solo due fratelli che sanno come far fruttare il potere dell’immaginazione,  così si è espressa la giuria ed è proprio così!.

Se Hugo Ball, Tristan Tzara e Barbro Lindgren si fossero incontrati, i primi avrebbero esclamato Da-da! e lei avrebbe sicuramente risposto iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ! reiterando per ventuno volte quella vocale-segno fatta di un punto e di un trattino. Ne sarebbe nata una grande amicizia e ci sarebbero stati più Dada e più i per tutti, audacia linguistica, esaltazione degli istinti elementari e infantili, ricchezza di sfumature psicologiche, emozioni, sicuramente paradosso ma altrettanto sicuramente una maggiore essenza dell’infanzia. Non si sono incontrati ma entrambi hanno vissuto una guerra, i primi il primo conflitto mondiale dal quale muove il loro manifesto artistico rivoluzionario e Barbro il secondo. 

Albo dal titolo bizzarro, colonna sonora di un gioco tra fratelli, segno e appunto audacia. Ma l’infanzia è audace e anche dadaista e osservarla qualcosa che non ha eguali soprattutto durante il gioco, soprattutto tra fratelli, ascoltarne le colonne sonore che animano scene immaginarie, momenti di esaltazione liberatoria dell’istinto. Così è facile, per i più piccoli, esaltarsi alla proposta del proprio fratello maggiore di un gioco assieme, certo sarai sempre il più piccolo ma pur di giocare...certo lui il più grande e sempre quello che decide ma va bene, pur di giocare. Così detto fatto i due si ricoprono di peli e assumono le sembianze di due gorilla, uno più grande e l’altro più piccolo e in seguito sarebbero disposti a giurare di averli avuti per davvero, di avere per un pomeriggio visto le proprie braccia e il proprio corpo ricoprirsi di una fitta peluria scura e ispida e il viso assumere le fattezze di un muso e la voce trasformata in suono. Un lungo e mono tono iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii di felicità, a blocchetti di tre su tre righe che sta per un urlo di paura, su tre righe a blocchetti di tre e un pezzettino per un urlo ancora più forte, fino ad arrivare ad un ventaglio di iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii in un crescendo di tono e di paura al solo pensiero che il coccodrillo, apposta evocato da tuo fratello, possa mangiarti. 



Eh sì perché quando uno è grande decide gioco e regole, fa il bello e il cattivo tempo, nel gioco e nella vita, usando anche il ricatto se necessario! Ti dice che arriva un coccodrillo e anche se non vuoi e hai paura lo fa arrivare lo stesso; ti dice di urlare e anche più forte; lui poi è su tutto il più grande, il più forte, il più veloce; ti fa dormire anche se tu non vuoi neppure se è per finta e poi ti sveglia perché un secondo dopo c’è un sole pazzesco ed è giorno; fa anche arrivare un gorilla più grande che ti rapisce e tu devi tornare a urlare forte...va bene, è così, pur di giocare, però poi...ti salva. 

Un albo che proclama la spontaneità, la semplicità e la libertà nel gioco come un tempo i Dada per l’arte e l’artista. Più infanzia dada, più iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii per tutti! 
E decisamente letteratura col sorriso!


iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
di Barbro Lindgren
traduzione Laura Cangemi 
edito LupoGuido, Milano 2020
euro 13


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