14 Aprile 2022

HIppu e Heppu e la casa di Oili Tanninen

Oili Tanninen, Hippu, LupoGuido, 2022

Hippu e Heppu sono rispettivamente un topo e un cane e i protagonisti delle due storie che LupoGuido ha voluto portare ai giorni nostri dal lontano 1976 e da quel paese che ancora oggi ha il sapore di favole bianche di neve, dell’azzurro dei ghiacci e del rosso di taluni berretti a punta: la Finlandia
La loro illustratrice, Oili Tanninen, è una signora oggi ottantanovenne, una delle autrici per bambini più apprezzate della Finlandia con numerosi premi all’attivo nel corso della sua carriera di artista e illustratrice oltre che di insegnante d’arte. 

Se è vero quel che gli albi illustrati sono lo specchio del contemporaneo nel quale nascono e si inseriscono, Hippu e Heppu - nei colori sfavillanti, nei rossi, inquell’ abbagliante giallo sole, nel turchese, così come nel bianco bianco e nel nero che riempiono le pagine e gli occhi del piccolo lettore a cui sono destinati, è ancora nelle forme minime e ben riconoscibili - ricordano gli studi del periodo sui disegni tessili della più grande industria finlandese: Marimekko. Figure che sembrano ritagliate a mano, dalla migliore tradizione lionnese, fanno da contraltare a quadrati e rettangoli che paiono delle finestre, perfette nella loro forma, pulite, mese lì come etichette adesive bianche su fogli colorati ed è del 1969 la stampa del designer Pentti Rinta: Ikkuna, finestra. In quegli anni un design così spinto all’innovazione ebbe a influenzare le arti finlandesi qualsiasi esse fossero. E il parallelismo viene spontaneo anche con Kivet, pietre, della storica Maija Sofia Isola.
Architettura e natura sono solo due dei temi cari a tutta la produzione artistica finlandese del tempo dove il dentro e il fuori vivono in osmosi e quando l’inverno è troppo freddo è allora il momento di circondarsi di tutte quelle forme e fogge di cui si è goduto durante la bella stagione. Così le due piccole storie narrate con l’ausilio di poche parole e tante forme, di case come di natura di un dentro che non si differenzia mai troppo da un fuori per colore e forme, per ritrovare quell’osmosi, per ricreare una connessione profonda. 
E così anche in un libro quadrato destinato all’infanzia la tradizione finlandese, quel modo così tipico di costume sociale, è rispettata.

Hippu e Heppu e la casa sono due storie piccole, breve il testo in stampato maiuscolo, positivo o negativo a seconda del fondo sul quale entra in contrasto e che diventa quasi disegno nella pagina occupata da figure grandi dai colori e dai giochi grafici atti a catturare l’occhio, a interessarlo e trattenerlo.
Hippu e Heppu diventano amici in una giornata di pioggia quando Hippu, il topo, guardando fuori dalla finestra del palazzo dove vive, scorge un cane, Heppu che non ha casa. È così che i due cominciano a vivere assieme una giornata fatta di piccoli eventi noti come andare a casa di un amico, al mercato a fare la spesa, mangiare insieme salsicce, mela, piccoli Bocconi colorati in un piatto ovale e bere da un rettangolo che ha un manico da afferrare, proprio come quello a cui si è abituati. 
Il pasto è un inno ancora a Lionni, quei piccoli Bocconi ritagliati a mano sembrano lì a aspettare una qualche forza magnetica che li spinga uno verso l’altro a formare altro da loro. Il cucchiaio bianco nelle zampette di Hippu, poco differenti da piccole braccia, sembra forare il fondo rosso come una cancellatura, un ritaglio qualcosa oltre cui guardare, dentro. Dopo il pranzo la giornata è occupata dal gioco, dai travestimenti, da una passeggiata prima di quella pausa davanti alla televisione prima del bagnetto in uno spazio non definito ma piastrellato da piccole e perfette etichette bianche! 
La buonanotte è quel che separa i due amici da un’altra giornata piena.

Anche quella volta in cui Heppu cercava una casa più grande e anche una coperta più grande per sè che una mattina si era ritrovato così cresciuto da avere tutto il suo mondo fuori misura, amicizia, collaborazione, gentilezza, condivisione, pensieri gentili e colori forti dove al rosso, bianco e nero si aggiungono giallo e turchese, sono alla base del secondo racconto dove ancora è la pioggia che sorprende un Heppu troppo grande nelle cose di sempre. Ma per fortuna c’è Briciola che ha una casa troppo grande, un osso troppo grande e pesante e una coperta immensa.
Ancora una volta figure che appartengono al mondo bambino, a quel fuori così radicato nell’infanzia, tornano a essere riconoscibili e riconducibili alla esperienza dei più piccoli. Sono i fiori, le stelle, la casa, gli alberi, il tondo il triangolo, il quadrato, il colore, i cani e la copertina della nanna. 

Oili Tanninen, Heppu e la casa, LupoGuido, 2022

Tanti sono quindi i punti, le forme comuni e in comune tra i due libri a sottolineare quella profonda sensibilità per la semplicità, per le forme e le linee degli oggetti di uso quotidiano che fanno parte della filosofia, del costume finlandese. Lo spazio è la pagina che sia parco o casa, camera o mercato, la pagina è lo spazio dove si svolge la scena e solo gli oggetti raccontano del luogo in modo che l’esterno venga condotto all’interno e viceversa, che ci riporta a quel gioco di dentro e fuori a quell’essenza del vivere finlandese che vuole dentro i colori e le atmosfere di quel fuori così vissuto e spesso estremo che va dall’oscurità dell’inverno alle notti di sole, rosse come le pagine del libro, dell’estate. 


Hippu - Heppu e la casa
di e con le illustrazioni di Oili Tanninen
traduzione di Irene Sorrentino
edito LupoGuido, 2022
€10 cadauno





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