19 Novembre 2022

Edward vuole un cavallo di Ann Rand e Olle Eksell

Ann Rand e Olle Eksell, Edward vuole un cavallo, LupoGuido 2022

Edward vuole un cavallo di Ann Rand e Olle Eksell , LupoGuido editore, da qualche giorno con quell’arancione determinato della cover si impone, anche per la presenza di un nero profondo e un luminoso bianco, all’occhio di molti, saluta dalle vetrine e lascia chi entra a dargli una sbirciatina un po’ così, come in quei casi in cui è necessario massaggiarsi un po’ il mento per pensare a dove e quando…

A qualcuno sembrerà di averlo già visto quel filetto sottile e quelle bande in arancione verde e bianco, con quei disegni minuti in nero, che fissano i bambini che giocano al parco come in un fotofinish: chi con la gamba a mezz’aria, chi con la corda tesa lassù che chissà quando ridiscenderà, chi con la palla che sembra un buco nero su quella terra arancione tinta piena e piatta. Tutti quei quadratini, puntini, rettangoli colorati o a filetto a disegnare le finestre dei grattacieli della città come se fossero una manciata di coriandoli che qualcuno con pazienza ha riordinato, allineato, distanziato. E poi ci sono i reticolati che fan rettangolo e puntini neri sull’intersezione delle righe.
Ad altri parrà di averci dormito sopra, a volte anche sotto; altri penseranno di averlo visto tutte le mattine mentre si servivano un altro biscotto. Insomma i risguardi di Edward vuole un cavallo muovono qualcosa di profondo e assopito e bisogna ben spostare pensieri e riordinare scatole di immagini nella soffitta della memoria per ricordarsi che quel disegno apparteneva sì a un libro della buonanotte ma anche al proprio copripiumone! 
E non ci si sbaglia, la memoria non mente: circa una decina di anni orsono Ikea pubblica la storia di Edward e ne stampa l’allora copertina, oggi risguardi, sulla biancheria da notte dedicata all’infanzia e altri personaggi del più importante grafico svedese di tutti i tempi finiscono su tazze e vassoi. Non c’è da stupirsi tutto è solo per divertimento soleva dire Olle dalla mano e dalle idee felici, amante della vita, ironico personaggio dalla parte di bambine e bambini. E Edward è sicuramente un‘idea felice.

Edward è un bambino. A volte sembra così piccolo ma solo perché abita in una grande città dagli alti palazzi. Ha capelli come spaghetti che stanno qui e là in cima alla sua testa e un naso ovale come una patata novella, a volte il suo viso assume un’espressione perplessa. Indossa un dolcevita nero e degli stivaletti rossi, non sempre rossi, che lasciano impronte nere nette quando il suo passo è fermo e sicuro, sfrangiate quando il suo passo è triste, strascicato e lento. E ha anche un pigiama arancione con dei puntini fitti e sparsi come se qualcuno sovrapensiero ve li avesse picchiettati con la punta della matita. Edward ha quell’età in cui si vorrebbe tanto un animale ma nel suo palazzo cani e gatti sono vietati…cani e gatti, i cavalli no però, e lui vorrebbe tanto un cavallo!
Tra pagine bianco e pagine dai colori lacca, forti e contrastati da un bianco e un nero o un piccolo quadratino di altro colore, si dipana la storia di un bambino di città alla ricerca di un cavallo: quel cavallo bianco dal pelo lucido e dalla folta criniera nera di cui gli ha parlato Mike il pompiere dalla faccia quadrata tanto è stratta dal cinghiolino del suo casco e i colori come una televisione.
Perché sarà anche vero che, come dicono mamma e papà vivere in città ai cavalli non piace ma una logica che non fa una piega, come quella degli adulti, di cui si vedono, ad altezza Edward, perlopiù solo i piedi, si contrasta con fermezza e ironia con un cavallo che lavora, che si guadagna da vivere e a cui piace gironzolare per la città: Smitty allegro motore del carretto pseudo siciliano di epoca moderna e geografia poco mediterranea che trasporta in giro per la città, per chi le volesse, banane, pomodori, carote e patate, a dimostrazione del fatto che in città si può vivere e essere felici e che una possibilità per realizzare i propri sogni c’è sempre, magari rocambolesca, ma basta saperla trovare.

Ann Rand e Olle Eksell, Edward vuole un cavallo, LupoGuido 2022

Ma se solo volessimo percorrere le vie della città accanto a Edward scopriremmo che oltre ai grattacieli pieni di finestre differentemente ripartite, ripuntando il naso giù in basso, la città sorprende per la gran quantità di alberi dal fitto fogliame disegnato con la penna a china da una mano che non la stacca mai dal foglio, così che sembra che  i disegni si rincorrano, uniti da punti invisibili in un segno continuo e infinito. Giardini, fiori e una gran varietà di uccelli e qui e là un baffo di colore, un fiore acceso, un becco rosso vanitoso. E poi, poche vie più in là - pagine per noi - un filetto nero chiude una chioma e un alto fusto, un albero ben diverso dai precedenti, un virtuosismo sintetico, un albero vuoto sulla pagina ma riccamente decorato da tre foglie che mostrano vene e rigature di clorofilla. Il tratto resta estremamente grafico ma chiaro e parlante. Ogni bambino al parco è impegnato in quelle attività da parco del pomeriggio, dopo scuola, durante il weekend e per rilassarsi. Ogni bambina e bambino indossa abiti che li caratterizza: come quel bambino che immagini vestito da tirolese, con la salopette in pelle pesante e le impunture a vista, grosse e chiare e la piuma ritta sul piccolo cappello; la bambina nera nera col suo abitino, guarda caso, a pois, e non poteva certo mancare il marinaretto di ogni tempo e due belle camicie una a righe e l’altra a quadretti posata sul terreno a delimitare la porta che il portiere è intento a difendere da quei tre che arrivano di corsa spingendo a calci una palla nera e piatta.
E anche se la scena è frontale, il disegno a filetto, c’è molto movimento in tutto il libro.
Pagine interamente rosa ci ricordano poi che esistono il rosso, il nero e il bianco ma è il rosa bubble gum che rende spensierati e leggeri come un palloncino, come Edward, gli stivali della cover e una bella lettura col sorriso.

Ann Rand e Olle Eksell, Edward vuole un cavallo, LupoGuido 2022

Il messaggio è chiaro, prendere la vita con allegria e positività così come era nella natura di Olle e del suo piccolo mondo sempre gioioso con tutte quelle figurine che lo popolano, personaggi grandi e piccini e quel sottile umorismo che in agguato ti aspetta tra le pagine.


Edward vuole un cavallo
di Ann Rand e Olle Eksell
traduzione Gabriella Tonoli 
LupoGuido editore
€16

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