26 Dicembre 2020

Domenica di Fleur Oury

Fleur Oury, Domenica, Giralangolo 2020

Domenica, pubblicato da Giralangolo Libri per ragazzi, è un albo che contiene, e trattiene nel lettore, lo stupore, la bellezza e quel certo non-so-che di una giornata di tarda primavera, quando tutto attorno è nuovo e rilascia una sottile fragranza di clorofilla. A partire dal nome dell’autrice illustratrice: Fleur Oury, da quell’arancione fluo del titolo in copertina, da quella natura a matita colorata appena sbocciata, in germoglio o in fiore, ricca di texture fatte di trattini e puntini che la rendono gioiosa e esplosiva. 

Ma è Domenica, lo annuncia il titolo posto come un plinto, ben evidente e lampeggiante, sotto la casa della nonna in copertina e nulla può sottrarre Clementina al pranzo settimanale dall’amata vecchietta ma anche dalle solite e sempiterne raccomandazioni: comportarsi bene, salutare bene la nonna, stare composti e non poggiare i gomiti sulla tavola, aiutare ad apparecchiare e sparecchiare. Solo le bambine e i bambini sanno bene quale supplizio può diventare il pranzo domenicale dai nonni quando i grandi tolgono loro anche il tempo per gioirne o per abituarsi all’idea che anche per quella domenica non ci saranno passeggiate in bicicletta, amici e giochi al parco. Anche se forse non è detto…

Clementina, vestita per bene, seduta dietro in auto, al suo posto, ascolta immusonita - non è difficile per lei giovane volpe allungare un po’ il muso, corrugare la fronte o il suo corrispettivo volpino e socchiudere gli occhietti - papà che ha già cominciato la sua predica snocciolando una a una l’elenco delle cose che non si devono fare, e la giornata comincia già a starle stretta. La nonna poi sebbene viva in una bella casa, e non in una scusa tana, fuori città, con un bel giardino dove l’erba sembra essere stata pettinata con un piccolo pettine, ha sempre impigliato nella trama dei suoi abiti un sacco di legnetti, ramoscelli, che Clementina percepisce, nell’abbraccio, molto fastidiosi. Non c’è spazio per l’empatia e la complicità quando qualcosa viene imposto o rovinato con inutili raccomandazioni, neppure se è la nonna. 

Fleur Oury, Domenica, Giralangolo 2020

Ma proprio perché è la nonna, quella dall’abbraccio pizzicoso ma anche irrinunciabile, quella che è subito complicità al primo sguardo, la giornata e l’umore non possono restare così a lungo. E come spesso succede è proprio il giardino conosciuto e ben pettinato, con le ciocche d’erba mosse da un pettine invisibile, che offrirà un’opportunità impossibile da non cogliere,  svelando un insolito curioso e avventuroso come solo un buco nella siepe, lì da secoli ma mai notato, può essere. E non c’è buco dove una volpe non possa infilare il lungo muso per poi infilarcisi dentro e trovando oltre quello scuro cunicoli erbosi, morbida terra odorosa, rovi spinosi sotto i quali passare e impigliarsi riempiendosi di quei ramoscelli puntuti e noti - ecco dove i vestiti della nonna li raccolgono, in quel tunnel! - dopo una corsa via via sempre più allegra e vitale ecco la fine del tunnel. E dall’altra parte l’incontro, del mondo animale con quello umano, tra una volpe femmina e un bambino maschio. Non ci saranno parole e versi a unirli ma solo il gioco, quello bello senza limiti dove un pesciolino di fiume può diventare in un batter d’occhio una balena con cui inabissarsi o due rami di felce delle ali con le quali spiccare il volo. E a sera quell’abbraccio un po’ spinoso sarà ricambiato con una rinnovata energia, con la consapevolezza di condividere un segreto e in quel segreto una nuova complicità. E poi perchè la nonna , diciamolo, sembra essere l’unico adulto, sebbene vecchia volpe, a ricordarsi come si è quando si è bambini.

Domenica
di Fleur Oury 
traduzione dal francese di Anselmo Roveda
edito EDT Giralangolo 
euro 15

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