09 Febbraio 2021

Costumes di Joëlle Jolivet

Joëlle Jolivet, Costumes, Les Grandes Personnes 2013
 

Costumes è un libro dal grande formato illustrato da Jöelle Jolivet - artista francese, disegnatrice, pittrice e litografa - pubblicato per la prima volta nel 2007 poi ristampato nel 2013 da Les Grandes Personnes, oggi reperibile solo nelle biblioteche. É un libro catalogo dove ancora una volta l’autrice inventaria, osserva, accosta e riordina la realtà.
E qui la realtà racconta di come va in giro vestito per il mondo l’essere umano sin dalla notte dei tempi. Le femmine come i maschi. Da latitudini e longitudini diverse. In estate come in inverno. Se piove oppure c’è il sole. Non un racconto pedissequo, non una storia del costume per immagini che segue una linea del tempo ma piuttosto una raccolta per tipologia, per uso, per funzione. 

Ogni doppia pagina una scatola che si scoperchia al suo girare, un tuffo nella moltitudine di oggetti, accessori, un salto a piè pari tra minuterie assortite, particolari, patterns e colori. Quante cose l’uomo nel corso della storia ha pensato di aver bisogno per coprirsi, per sentirsi bello e ricco, per riconoscere il ricco dal povero il lavoratore dal nobile, per cacciare e per lavorare. Talvolta la raccolta è composta da figurine, proprio come bambole ben riordinate e riposte alla fine di un gioco, provenienti dalle epoche e dai paesi più disparati e lontani: possono essere, femmine e maschi, nudi o meglio, nudi a modo loro, in base a regoli sociali differenti in ogni luogo della terra. Non sempre nudo significa nudo: significa privo di abiti ma non privo di colore per esempio o di foglie e fiori, di tatuaggi o incisioni laddove è la pelle il primo abito. Accostate una all’altra, hanno solo lo spazio del vestito che indossano per raccontarsi e lo fanno con dovizia di particolari anche se con un disegno dal tratto grosso e nero. Accanto, proprio come in un museo, come fosse un’etichetta trattenuta da un piccolo spago, una calligrafia sottile segue la sagoma, riportando epoca e luogo d’uso.

In queste scatole delle meraviglie si trovano maschi che indossano le gonne e femmine che portano i pantaloni; tenute da lavoro, da re, regine e principesse così come abiti da cerimonia, per il freddo e per il caldo e per quando piove, uniformi. E poi ancora acconciature, parrucche, calzature di ogni genere e tipo in un racconto visivo mutevole a seconda di chi lo legge, o piuttosto di chi vi gioca, dallo sguardo che vi si pone: se alla ricerca di meraviglia o di particolari tecnici.
La doppia pagina che riguarda l'abbigliamento per gli sports, così come li conosciamo noi,  fornisce poi un'idea di modernità. Sebbene la palla e alcuni sport fossero conosciuti e praticati sin dai tempi antichi, l'abito per lo sport ha avuto bisogno di una tecnologia avanzata per svilupparsi ma soprattutto di una classe sociale che avesse tempo e danaro per praticarlo. Si arriva facilmente quindi in epoca moderna e ad osservare quanto questo abbigliamento sia diventato parte di uno stile che va oltre, decisamente oltre, la pratica in quanto usato comunemente e non solo in casa o nel tempo così detto libero.

Joëlle Jolivet, Costumes, Les Grandes Personnes 2013

La meraviglia la si incontra comunque in alcune pagine dove le figurine si ingrandiscono a occuparla tutta, i particolari si puntualizzano e come in un gioco di bambole di carta gli abiti, pensati come le alette di tanti libri cerca e trova, si sollevano a scoprire un sotto che altrimenti resterebbe celato ma, dal punto di vista del racconto del costume, importante come il ricco sopra. Si scopre così che sotto l’armatura i samurai giapponesi del XIII secolo portavano un abbigliamento leggero, in seta o cotone, confortevole per la propria pelle ma comunque protettivo grazie ai  rinforzi studiati per non accedere, negli scontri, a determinate parti del corpo dove la ferite sarebbero state letali. Al contrario sotto l’abito frusciante, composto da strati di leggero chiffon e croccante taffetas, ondeggiante ad ogni movimento, della principessa francese del XVII secolo si scopre una vera e propria armatura: sopra la camicia di morbido cotone la principessa indossa un rigido e stretto busto dove le sarà difficile anche respirare e alla vita ha legata una gabbia di stecche di legno per tenere ampia la sua nuvolosa e soffice gonna.

Jöelle Jolivet non dimentica certo il contemporaneo e nelle scatole non si tarderà a riconoscere una figurina abbigliata con una divisa scolastica contemporanea, un cantante rock degli anni ‘70 o un’avvenente signorina in bikini, una hostess, due giovani sposi il giorno del loro matrimonio che potrebbe essere proprio oggi. In chiusura alcune pagine raccontano la storia dei vestiti così com'è andata.

In leggerezza e bellezza si dipanano sotto gli occhi del lettore secoli e secoli di storia del costume, di lotta sociale, di evoluzione e progresso, di curiosità, di differenza, di femminile e maschile, di condizione. Per quando sia di grande conforto sapere che nelle biblioteche pubbliche un libro così prezioso e unico sia disponibile per tutti resta il fatto che libri così dovrebbero rimanere nei cataloghi degli editori per sempre. 

Joëlle Jolivet, Costumes, Les Grandes Personnes 2013

Costumes
di Joëlle Jolivet
edito Les Grandes Personnes
lingua originale francese
22,50

#autori#editori#evestiticarini#illustratori#infanzia#libri con le figure#ragazzi#recensioni

cerca
footer
cookies