03 Aprile 2021

Attenti al ranocchio di William Bee

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020

Che Attenti al ranocchio di William Bee edito da LupoGuido non sia un libro scritto e illustrato da un adulto serio e un po’ noioso ci si accorge subito. No, non per quell’attenti scritto a quattro colori dal rosso al rosa verso un viola passando da un porpora, colori così amati dalle signore inglesi di ogni età e cittadina; e non già perché il suo autore e illustratore in italiano fa Guglielmo Ape, no certo; sarà certo, invece, per l’occhio del ranocchio una specie di ciambella gialla spruzzata di semi di papavero appoggiata lì in quel verde rospo dall’espressione sorniona.

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020


Che sia letteratura col sorriso al di là di un bosco cupo, marron, marrone rossiccio, dove tutto pare appiccicoso come una ragnatela, lo si intuisce subito. Appena usciti Bee fa incontrare ai lettori la Signora Machespavento, sooooo British!. Tutto in lei ha quell’opulenza da sofà, quel guarnito da cake della domenica, quel fatto a mano che va dal ricamo sulla gonna, al pullover tricottato e al davantino che immaginiamo fatto a crochet, che non si fa mancare una messa in piega bella riccia e stretta che tiene meglio e per qualche giorno, e poi, ciliegina sulla panna, naturalmente il composè: non c’è signora inglese che si rispetti che non abbia qualcosa in coordinato tipo gonna e ombrellino. Ah, naturalmente le perle! Un paio di giri. Come non amare una gentile vecchietta dolce e cara che abita al limitare del bosco, appena fuori in una casetta in pietra non male in arnese ma magari non nuovissima, qualche ragnatela, il tetto che sembra lasciarsi andare mollemente sui muri di solidi mattoni che lo sostengono.

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020

Oltre a un giardino meravigliosamente fiorito, vista mai una casetta inglese senza fiori?, oltre la staccionata si può sbirciare dalle finestre un interno curato e ben arredato. Ma facciamo due passi indietro e torniamo al cancello. Nessuno potrà sbirciare all’interno delle finestre della casa della furbissima signora Machespavento perché sul cancello un cartello giallo quasi fluo avverte: ATTENTI AL RANOCCHIO e lui, il ranocchio, poco più in là sullo zerbino davanti all’ingresso come un perfetto cane da caccia o da guardia che si rispetti, col suo grande occhio a ciambella sempre attento e spalancato, scruta l’intorno e il malintenzionato - che il ranocchio lei non lo ha baciato che un principe già sta appeso in salotto sopra la mensola del camino con una bella candela davanti! 

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020


E questo è solo per inquadrare e capire bene cosa significa letteratura col sorriso, come si fa a scriverla e ad illustrarla. Poi viene il resto.
Con uno stile colorato che strizza l’occhio al passato e una grafica d’antan Bee porta il lettore a farsi sempre più curioso, la vita della vecchietta è una specie di incubo: chi uscirà dal bosco buio e spaventoso? Chi inciamperà nella sua casetta di pietra e cosa vorrà da lei? Ecco allora una sfilata di personaggi improbabili dai nomi a dir poco fantasiosi dove il lavoro di Gabriella Tonoli si fa prezioso tanto da poter determinare il successo della traduzione e la piacevolezza del libro: dal freak Gnomo Ingordo che deruba vecchiette dolci e care, al troll Turatilnaso dal fetore di calze marcite, a Orcosenzafondo che per cena predilige vecchiette dolci e care, è tutto un andirivieni.

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020

Ognuno di loro è introdotto da una rima, quasi una canzoncina breve e da un onomatopeico che lo accompagna nell’entrare in scena, ognuno di loro farà tremare dallo spavento la Signora Machespavento che seguiremo all’interno della sua casa vedendola spuntare dalle finestre delle varie stanze come solo i mostrilli dei video giochi, ognuno di loro dovrà vedersela con lo scaltro ranocchio verde dall’occhio giallo, quasi fluo quando piano piano aprirà il cancello. Ma è quando i malintenzionati posano la loro sporca mano sul cancello e sfoderano la loro boriosa spavalderia che il ranocchio però...non sembra prenderla molto bene. Nella pagina seguente l’onomatopeico farà sussultare i lettori e rieccheggerà tra le pagine una, due, tre volte quanti saranno gli incauti.

William Bee, Attenti al ranocchio, LupoGuido 2020


Liberata da quell’incubo quotidiano la dolce e cara Signora Machespavento per ricompensare il suo ranocchio da compagnia gli offrirà un tè in giardino con sontuosa merenda e in un attimo di distrazione cederà a quel...bacino. Più di questo non si può dire, oltre non si può andare se non per dire che l’apparenza inganna. I colpi di scena saranno ancora molti prima di arrivare all’ultima pagina. Tra GNAM, OPLÀ e BURP considerata la scaltrezza del ranocchio e la furbizia della dolce e cara vecchina il libro si tingerà di un punto di rosa shocking che passa da un porpora per tingersi in rosso da fare invidia alla Schiap! 
La storia ha certo i suoi difetti: le risate sovrasteranno la voce del povero lettore, ma tant’è. Ape Guglielmo sei un grande! 


Attenti al ranocchio 
di William Bee
traduzione Gabriella Tonoli 
edito LupoGuido, Aprile 2021
€15

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