05 Maggio 2021

A mezzanotte di Gideon Sterer con le illustrazioni di MariaChiara Di Giorgio

G. Sterer, M. Di Giorgio, A mezzanotte, Topipittori 2020

Su uno sfondo blu notte A mezzanotte, da un’idea di Gideon Sterer con le bellissime illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio edito da Topipittori, appare come una scritta di un cartellone di un film di Hollywood punteggiata da mille lampadine come per una prima che si vuole, si spera, dover essere sfavillante.
Sotto, una giostra a cavalli gira silenziosa ma se si tende l’orecchio non sarà difficile sentire arrivare da lontano le prime note di un motivetto un tempo conosciuto. Una volpe poco più in là guarda oltre lo spazio della copertina, come per accertarsi che nulla o nessuno possa mutare quel gioioso e luccicante momento. Poco distanti gli altri animali, restano lì, catturati da quel girare, da quel motivetto, dall’aria fresca di quel blu notte che si è fatto un poco in disparte, sospinto com’è da tutte quelle luci.
Si è in un libro dedicato all’infanzia, in un racconto interamente per immagini, poche le parole che lo percorrono scritte qui e là, nulla di strano quindi se su quei cavalli lanciati in un galoppo sul posto appaiono il palco di un cervo e le orecchie di un cerbiatto, un orso e poco più in là un orsetto, se un cinghiale sannuto attende un po’ in disparte il suo turno e se altri osservano rapiti da quel vorticare.

G. Sterer, M. Di Giorgio, A mezzanotte, Topipittori 2020  

E’ a mezzanotte che tutto questo può accadere. L’ora in cui rintoccano il mistero e la magia. Quell’ora in cui i mondi si allineano e dove si ha non più di un secondo, un battito di ciglia, per trovare il varco, lo strappo e...passare. Andare al di là, in uno di quei mondi, non importa quale, importa solo che quando sarai tornato farai parte di chi ci è stato. E’ solo un attimo al giorno. A mezzanotte.
E così è andata quella notte, quando gli animali hanno superato il confine del bosco e sono entrati nel mondo umano e, accese le luci del luna park, hanno voluto sperimentare ciò che avevano osservato a lungo e bene: l’umano giocare. 

G. Sterer, M. Di Giorgio, A mezzanotte, Topipittori, 2020

In un giorno qualunque nello spiazzo verde al limitare del bosco grandi camion colorati formano un girotondo. Quando se ne andranno, ormai a sera, lasceranno sul prato uno sfavillante luna park. Un’alta rete a proteggerlo dai malintenzionati o dagli animali che potrebbero spingersi, incuriositi, nella radura. Dal canto loro, gli animali, protetti da frasche e piante, osservano occhi attenti e orecchie tese, al di là del bosco. Sino a che una sera, quando anche l’ultimo umano avrà giocato, vorticato, sceso in picchiata e risalito a perdifiato, quando sull’ennesimo sbadiglio il guardiano avrà spento tutte le luci con un solo gesto e girato per l’ultimo scatto la chiave nella serratura, in lontananza nella bruma della notte mille occhi si accenderanno e avanzeranno. E’ mezzanotte, il varco è aperto.
Ci si potrebbe fermare qui. Il racconto realizzato per vignette, tra il fumetto e uno storyboard cinematografico. Da quella notte di passi sommessi, di ombre, di occhi che si accendono sfavillanti e avanzano tra i blu e i rosa, in quel silenzio notturno che accompagna la suspence, tra quei rumori che l’accentuano - un legno che un passo spezza, lo scricchiolio del secco, il frusciare dell’aria sottile tra le foglie - vividamente immaginiamo tutto.

Ma non sarà Tina Turner ad apparire inondata dalle luci improvvisamente accese su un palcoscenico scintillante come di fuochi d’artificio, no, chi spezzerà la densa attesa sono due orsetti lavatori, due procioni che appariranno, in pose non convenzionali, sorpresi dal loro stesso atto sovversivo: aver trovato il varco ed essere passati, aver ridato luce a quel mondo al di là, quello degli umani e per una volta essere determinati a provare ad esserlo.
Nel sommesso ronzare del rotore a poco a poco tutto si rianima: la giostra coi cavalli, la ruota panoramica, i seggiolini volanti, le montagne russe. Qualcuno si fa carico della vendita nei chioschi di pop corn, dolciumi, hod dog, gelato e lecca lecca come se non avesse fatto altro nella vita. Ognuno prova un’attrazione, un nuovo gusto, qualcosa da sgranocchiare mai conosciuto prima, l’ebrezza della discesa senza freni, un alto mare senza mare. Cuccioli, animali anziani e giovani sono i nuovi visitatori non più a quattro zampe ma eretti su due - passare a volte significa anche mutare - chi offre un giro di pesca al proprio piccolo, chi lascia tre noccioline in cambio di un cono gelato fragola limone, chi abbandona le proprie orecchie al risucchio del sedile volante. Tutto è luce, suoni, scalpiccio di zampe che corrono di qui e di là, in preda ad una foga nuova.
Ad un tratto la scena si rischiara, le luci sembrano non più così accecanti e sfavillanti, da qualche parte il sole allunga i suoi raggi: l’alba! ll varco sta per chiudersi. Il gufo con aria severa e ala tesa indica l’uscita che è anche l’ingresso. Signori si chiude. 

G. Sterer, M. Di Giorgio, A mezzanotte, Topipittori, 2020

Tra il lunapark e il fitto del bosco, nel mondo al di qua, un limbo di terra dal quale si solleva una nebbia lattiginosa, tutto pare perfettamente a posto. Tutto pare…Il finale stupisce e intenerisce, ma non vi si può accennare.
Mariachiara Di Giorgio stupisce ancora una volta per la grande capacità narrativa, per la bellezza, lo humor e quei finali sui quali aleggia mistero e meraviglia, pura attesa dalla prima pagina.


A mezzanotte
di Gideon Sterer con le illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio
edito Topipittori, 2020
20 euro












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